a cura di Lucio BOLDRIN

Maggio 2017

LUCI&OMBRE

UN MOMENTO DISUMANAMENTE PERICOLOSO

società

Siamo di fronte ad una grande tragedia umana dalle proporzioni infinite, visto come viene trattato l’uomo. A soffrire di questa triste condizione umana è anche la Terra; anche la Terra che soffre di un uomo che non gode del sacro rispetto di chi nutre, ma che, poco saggiamente e senza fermarsi mai, le fa un male da morire, facendosi male. Viviamo, un momento umanamente triste; un momento disumanamente pericoloso. Un momento, tra l’altro, appiattito su di un presente egoisticamente ingombrante che non sa e non vuole guardare al futuro. Al futuro incerto, direi negato,  per le future generazioni.

L’umanità è avvitata su se stessa; si è arrugginita ad un punto tale da correre il grave rischio di un blocco mortalmente non più sganciabile dei suoi sistemi di vita, per cui, pur volendo, proprio non può tornare indietro e tanto meno avere la forza, la volontà e le energie umanamente necessarie per guardare avanti e creare saggiamente futuro per gli stessi giovani di oggi.

È in cammino verso il mondo che, con il suo tecnologicamente avanzato bada, non tanto a rendere una vita dignitosa per tutti gli uomini, ma è sempre più  indifferente all’uomo; bada  unicamente al concentramento delle risorse terrene nelle sole mani dei pochi,i potenti della Terra, impegnati nell’infame progetto universale dell’uomo povero da regalare al futuro del mondo. A quel futuro del mondo, con protagonisti senza futuro (se non quello da vita negata per la maggioranza ) destinati a vivere di stenti; destinati nell’indifferenza dei potenti del mondo ad essere disumanamente uomini della Terra, ricchi (si fa per dire) di povertà.

Bisogna assolutamente mettere ordine a questo disordine. Bisogna restituire all’uomo  la dignità, da troppo tempo perduta. Bisogna costruire un mondo di pace, evitando di armare i disperati, in guerre dimenticate dove, sempre più spesso, si muore e si distrugge, senza una ragione. Senza una ragione, se non quella di un’umanità ormai impazzita che non sa più essere saggia e giusta. Bisogna costruire  un mondo di pace, cancellando i tanti percorsi di odio e di violenza che, sempre più spesso, uccidono e distruggono uomini e cose che, invece, hanno il diritto a vivere ed hanno altresì il diritto al futuro, diventandone patrimonio condiviso. E’ ormai tempo di dire basta alle armi, causa di distruzione e di morte; è tempo di un mondo nuovo, con i testimoni di pace, pronti a costruire ponti di pace, evitando le tante disumane sofferenze degli uomini crocefissi senza una ragione e purtroppo senza possibilità alcuna di resurrezione, dovendo solo subire una morte sicura per fame, per guerre, per violenze di terrore, di paura e di morte, per sradicamento dalle proprie terre dell’anima e per un’ostinata umanità disumana che crede giusto pensare al tutto per sé e quindi necessario ed utile, per questo obiettivo, uccidere gli altri ; i tanti altri del mondo che se ne sentono padroni al punto (disumano ed innaturale) di negare la vita ai tanti uomini; uomini di pace che chiedono unicamente di poter vivere: di poter vivere in pace

Se ci si vuole salvare è assolutamente necessario salvarci da un futuro sempre più a grave rischio, salvando, una società resa tristemente disumana. Si deve necessariamente cambiare, diventando un mondo umanamente nuovo. Solidale; un mondo nuovo più attento all’uomo e più giusto; un mondo con al primo posto i valori umani di sempre.

L’uomo derelitto del mondo, oggi come non mai, è sempre più senz’anima; è sempre più in catene; è uno schiavo del nuovo tempo globale con le sue caratteristiche di sempre. Un uomo-schiavo senza diritti, in quanto assolutamente negato e non riconosciuto in un mondo , in cui disumanamente si trova a vivere e dove deve recitare a soggetto nel ruolo triste del... 'tutto va bene'.

condividi su: