a cura di Massimo Palozzi

Novembre 2023

IL DOMENICALE

SPOSTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA MARCONI, SOLO SCARSA INFORMAZIONE?

amministrazione, politica, scuola, sicurezza

di Massimo Palozzi - È probabile (e auspicabile) che la riunione di domani in Comune fugherà ogni dubbio sul trasferimento dei 550 alunni della scuola elementare Marconi per il tempo necessario a mettere in sicurezza antisismica l’edificio. La decisione di spostare gli scolari nella vicina sede di via Moisè di Gaio 16, che una volta era la Casa dell’Agricoltura e che più di recente ha ospitato un’altra scuola, è stata presa dalla giunta del capoluogo con una delibera del 31 ottobre per consentire gli interventi disposti dall’Ufficio Speciale Ricostruzione Lazio che ha stanziato per l’occasione 12 milioni e 858 mila euro.

I lavori cominceranno durante le vacanze di Natale, in modo da permettere ai bambini di proseguire regolarmente le attività nell’attuale plesso fino alla fine dell’anno, per poi riprendere le lezioni nella nuova collocazione dopo l’Epifania. Secondo la giunta, il palazzo di via Moisè di Gaio risponde in pieno alle esigenze degli alunni e delle famiglie, con il sovrappiù di minimizzare i disagi visto che sorge a poche decine di metri dall’attuale scuola e dunque non stravolgerà le abitudini quotidiane dei ragazzini e dei loro genitori.

Dando per scontato che a Palazzo di Città non governa una banda di scriteriati, logica suggerisce che si tratti davvero della soluzione migliore e più opportuna sotto ogni punto di vista. In primis quello della sicurezza e dell’adeguatezza del fabbricato ad ospitare la scuola. Certo, a vederlo da fuori, l’immobile mostra i segni del tempo e di una manutenzione lasciata in sospeso per anni. Non a caso sono già partiti febbrili interventi strutturali sui tre piani dell’edificio in una corsa contro il tempo per consegnare alla direzione didattica lo stabile in piena efficienza per la ripresa di gennaio. Pur in questo quadro di profonda incertezza, non è però nemmeno immaginabile che non siano state fatte tutte le necessarie valutazioni tecniche prima di aver deciso la migrazione degli studenti che frequentano la Marconi, a cominciare dalla prova di vulnerabilità sismica appena conclusa.

Di sicuro le oltre duecento firme raccolte tra i genitori allarmati sono servite a smuovere l’amministrazione dall’arroccamento in cui spesso viene a trovarsi e aprire così un dialogo diretto con gli utenti e più in generale con la cittadinanza. In effetti, per evitare il polverone che si è sollevato sarebbe bastata solo un po’ di informazione preventiva, magari illustrando in anticipo le ragioni che avevano condotto ad operare una scelta del genere. Strumenti e personale del resto non mancano, mentre quello che è sicuramente mancato è stata una comunicazione adeguata, peraltro sempre sovrabbondante sui canali dell’ente per questioni decisamente minori. Ente che, per paradosso (ma non troppo), gradisce apertamente una simile metodologia di lavoro quando può beneficiarne.

Martedì si è ad esempio tenuta la Commissione consiliare Sanità, Sicurezza, Assistenza sociale e Lavoro con all’ordine del giorno l’audizione del direttore sanitario della Asl, Angelo Barbato. Sul tavolo questioni importanti, dalle difficoltà del Pronto soccorso ai progetti destinati alla disabilità e all’assistenza agli anziani. Al termine i commenti della maggioranza sono stati molto positivi per uno scambio di idee che ha fornito ai consiglieri l’opportunità di esporre le proprie opinioni e di ricevere all’inverso dati e informazioni utili a comprendere attualità e prospettive della sanità locale.

“È stato un incontro proficuo del quale abbiamo apprezzato particolarmente l’atteggiamento del direttore sanitario Barbato volto all’ascolto delle istanze della Commissione e improntato alla disponibilità al dialogo con i consiglieri”, ha commentato compiaciuto il presidente leghista della Commissione Giovanni Grillo, aggiungendo che si continuerà “a organizzare questo tipo di incontri con la Asl, che si dimostra finalmente disponibile e trasparente, nella convinzione che dal dialogo e dal confronto con l’amministrazione comunale possano emergere anche soluzioni utili ai pazienti e alla cittadinanza”.

Di analogo tenore le considerazioni dell’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palomba: “Saluto con soddisfazione l’approccio costruttivo e la disponibilità della Asl di Rieti e del direttore sanitario Angelo Barbato che ha risposto all’invito della Commissione. È stata una riunione utile nella quale è emerso un quadro puntuale della situazione”.

Insomma, tutti contenti per un confronto aperto e paritario, capace di arricchire il dibattito istituzionale su una materia delicata come la cura della salute. Esattamente lo stesso approccio che sarebbe servito con i genitori degli alunni della Marconi e più in generale con i lavoratori della scuola, i sindacati e l’intera collettività cittadina.

E sì che quando vogliono sono capaci di farlo. Mercoledì è stato presentato alla stampa il progetto di recupero di Palazzo Javarroni in via della Verdura. L’edificio, abbandonato da decenni e pericolante, sarà ristrutturato per ospitare 13 appartamenti affidati all’Ater e destinati a edilizia residenziale pubblica. I lavori sono già partiti e si concluderanno a marzo del 2025.

Parliamo di un’operazione pregevole, decisa dalla giunta Zingaretti e portata a compimento dall’amministrazione Rocca in un gioco a tre fra Regione, Comune e Ater, per un investimento complessivo di 3 milioni e 600 mila euro, di cui 2 milioni e 400 mila del Comune nell’ambito del progetto PinQua del Pnrr (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare) e un milione e 200 mila cofinanziati dall’Ater con fondi della Regione Lazio.

A regime, il centro di Rieti si vedrà abbellito con uno storico palazzo rimesso a nuovo, peraltro in una zona delicata vista la sua prossimità al tribunale. Nel contempo, saranno assegnati alloggi moderni e funzionali a diverse famiglie che ora versano in una situazione di grave difficoltà abitativa.

Per illustrare il progetto si sono mobilitati ben due assessori regionali, Pasquale Ciacciarelli, a capo di Urbanistica, Politiche abitative e Case popolari, e Manuela Rinaldi, titolare di Lavori pubblici, Ricostruzione e Viabilità. Con loro il sindaco Daniele Sinibaldi e il presidente dell’Ater Luigi Gerbino, tutti presenti nell’aula Calcagnadoro per spiegare l’iniziativa con il supporto di un rendering molto ben fatto.

Al netto dell’inevitabile margine di propaganda politica, si è trattato di un esempio di buona comunicazione istituzionale. La stessa che invece è mancata in occasione della decisione di trasferire per i prossimi mesi le lezioni della scuola elementare Marconi nel vicino complesso di via Moisè di Gaio.

Salvo prova contraria, la selezione della nuova sede è stata effettuata tenendo conto dei diversi fattori in gioco (guai se così non fosse stato). I piccoli alunni e, soprattutto, le famiglie se la sono invece vista calare dall’alto, senza le necessarie rassicurazioni del caso. Uno scivolone relazionale che ha inutilmente gravato di ansie gli utenti e appesantito il percorso di un procedimento amministrativo che poteva essere gestito senz’altro in maniera politicamente più oculata.

 

19-11-2023

 

 

 

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