Quello di Sala è un territorio conosciuto da molti reatini, ma in pochi sanno che, dopo anni di abbandono il suo Borgo è tornato ad essere abitato. Tre persone, tra cui Stefano, sono andate a vivere lì nell'ultimo anno e hanno preso ad occuparsi – con diverse competenze e mansioni – della terra, dei suoi frutti (orto, piante spontanee, piante officinali), e di altre attività legate al territorio.
Oltre a qualche animale da reddito, allevato nelle campagne della zona, i tre si son trovati ad accudire anche i gatti, abbandonati negli anni precedenti da ignoti. Gatti che da due sono diventati cinque e da cinque dieci.
Grazie all'iniziativa di Stefano i mici ora sono registrati come colonia felina presso il Comune di Rieti e i primi tre adulti sono stati sterilizzati dal servizio veterinario della ASL. Nei prossimi mesi verranno operati anche gli altri due gatti “maggiorenni” (due maschi) e poi – quando sarà il loro momento – anche i piccoli, che ora hanno poco più di tre mesi.
L'insidia dei predatori
«Il problema più serio adesso», spiega Stefano, «è il rischio che i cinque piccoli vengano predati dalle volpi, che sono presenti in zona. Alcune galline sono state uccise tempo fa, e la volpe è stata vista portarne via una. Anche altri selvatici, come le donnole vivono uccidendo mammiferi, e rappresentano una delle insidie principali per i gattini indifesi: quelli adulti se la cavano salendo sugli alberi, ma i piccoli rischiano una fine a dir poco atroce».
«Cercheremo di affidare i piccoli a veri amanti degli animali», continua Stefano, «per cui sarà importante che ci si conosca, prima degli affidi. Per entrare in contatto con noi è stata aperta la casella di posta elettronica imicidisala@gmail.com ed è a disposizione il numero WhatsApp 3518184988».
A chi voglia raggiungere Borgo Sala ricordiamo che la località – che conserva ancora il fascino dei villaggi contadini di una volta – si trova appena 9 chilometri a sud di Rieti, sulla strada per Fassinoro, frazione del Comune di Longone Sabino.
26_07_23