Novembre 2018

RIETI? ASSENTE AL LANCIO DI UNA RETE TERRITORIALE

Stupito l'assessore ternano

politica

 

Civiter chiama, Rieti risponde? Abbiamo partecipato al convegno organizzato Sabato 24 da NOME Officina Politica e Unione Civica di Terni, presso la biblioteca comunale di Contigliano. Una occasione per il lancio di una rete territoriale fra realtà contigue, con interessi simili, che va da Civitavecchia, a Viterbo, Terni e Rieti. La finalità? Attivare percorsi per progetti di “Area vasta”, in cui i territori di una estesa area a nord di Roma possano “fare rete” e, uscendo dal “piagnisteo” maturino la capacità di proporsi come una risorsa economica per l’Italia centrale.

Un incontro interessante, coordinato da Daniele Rinaldi, che attraverso la iniziale analisi di Marco Giordani (NOME Officina Politica) ha evidenziato elementi storico-politici della collocazione amministrativa di Rieti, da cui discendono alcuni caratteri peculiari della nostra politica locale. Sono state quindi introdotte le considerazioni di ingegneria territoriale di Paolo Massarelli (Unione Civica di Terni), che ha individuato alcuni punti che riflettono il sostanziale fallimento del modello di regionalismo attuato nel 1970, anche partendo dalla “tecnica” con cui furono disegnate le Regioni. Quindi, la relazione di Roberto Rivelli (Unione Civica di Terni), che partendo da una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica da UCT, denuncia le storture connesse ad una “forzatura” della Costituzione nella malintesa attuazione dei capoluoghi di Regione. Interessante anche l’intervento di Gabriele Bariletti (vicepresidente Osservatorio regionale dei Trasporti) che ha illustrato le sinergie attuabili tra i territori CIVITER, in particolare in ambito ferroviario.

Come reatini, l’intervento dell’assessore di Terni Enrico Melasecche titolare della delega “Pianificazione Strategica e Area Vasta”, ci ha lasciato l’amaro in bocca. A margine del plauso alla iniziativa, e dopo aver ascoltato interessanti considerazioni “di metodo” su cui impostarne il prosieguo, ha lasciato trapelare lo stupore per il fatto che nessun soggetto istituzionale del Comune, né di maggioranza né di opposizione, abbia ritenuto utile questa occasione di incontro. Per inciso, anche altri esponenti politici ternani, senza ruoli istituzionali, hanno partecipato. Così come diversi cittadini, che hanno apprezzato l’incontro, e si sono intrattenuti anche al termine.

Perché questo disinteresse? Forse voluto? Gli organizzatori, comunque soddisfatti per questo primo passo, hanno teso a motivare le assenze con la trasferta ad Ito di molti amministratori, nonché il tempo inclemente, e rimandando la verifica ad un prossimo incontro, secondo passo di un cammino ormai avviato.

 

 

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