di Matilde Fallerini - Piazza Cesare Battisti fino ai primi anni del novecento era chiamata Piazza dell’Erbe. Qui i poraroli vendevano i loro prodotti e avevano una loro ubicazione nella piazza secondo il prodotto che offrivano. I venditori di ortaggi si mettevano di fronte all’edicola dei giornali appartenuta in quel tempo ai Tomassetti, esponendo la loro mercanzia in scerpe allineate stracolme di ogni tipo di verdura. I “ fruttaroli” esponevano ad ovest, dove c’era un brutto muro che chiudeva i giardini del Vignola. I “pollaroli” avevano il loro posto di fronte, dove anche qui si ergeva un muro, prima dell’edificazione dell’albergo Quattro Stagioni. Le contadine si schieravano con ceste piene di uova e polli appaiati per essere scelti dalle massaie. Ma chi troneggiava in questa piazza era la Fontana del Pignolo, posta tra la rivendita dei giornali e l’attuale via del Duomo. Sulla sua sommità c’era una grossa pigna e dalla bocca di un leone fuoriusciva l’acqua che veniva raccolta in tre conche. Ha ristorato una moltitudine di folla ciarliera e sciacquato frutta e verdura in grande quantità, ma la fontana aveva più da fare durante la fiera di Santa Barbara, che in quel tempo si svolgeva in quella piazza, dove oltre il compito di dissetare con la sua fresca acqua, aveva anche quello taumaturgico di placare le raucedini dei venditori ambulanti. Poi durante la Pasqua, sul muro di palazzo Blasetti, oggi Persio, dietro la fontana, venivano posti uncini che agganciavano abbacchi e castrati, maiali, vitelli e tra le vittime sanguinanti, agitando coltelli e mannarette, i macellai squartavano e trinciavano, mentre la madre di “Peppinello”, macellaio di via Roma (aveva il negozio dove oggi c’è Marina Yachting), andava vendendo “ scannature” ancora calde e così in quei giorni la sua limpida acqua si tingeva di rosso. La fontana del Pignolo fece anche da raccordo tra le tre piazze, poi fu tolta e portata a Sant’Elia, nella piazzetta del paese, dove fa bella mostra con una sola conca ma ancora con il Pignolo svettante.
Foto principale - l'antica piazza dell'Erbe, con i poraroli venditori di ortaggi, sotto il muro ci sono i pollaroli. a destra della foto c'è il caffè Campanelli e la chiesa di San Giovanni in Statua. ( archivio Bernardinetti)
Foto in galleria :
-Vecchio muro di cinta del giardino di palazzo Vincentini dove stazionavano i fruttaroli
-Fontana del Pignolo a Sant'Elia foto Bernardinetti