“Non sarebbe stato per noi possibile immaginare nulla di diverso”, recita il comunicato stampa di Uniti per Rieti, a firma di Andrea Sebastiani, nel quale si annuncia la “convinta scelta di appoggiare la candidatura di Daniele Sinibaldi”.
Secondo Sebastiani sarebbe stato impossibile far parte di un terzo polo da lui definito “una stampella di Simone Petrangeli”.
"Ora - replica NOME Officina Politica - ribadendo con forza che il Terzo Polo non è la stampella di nessuno, ci teniamo a raccontare la verità e ad informare l’elettorato tutto, ma in particolare quello a cui si rivolge Sebastiani, che Uniti per Rieti aveva sottoscritto un accordo con le liste a supporto di Carlo Ubertini sindaco, in base al quale si sarebbe schierato con il Terzo Polo, di cui l’associazione civica è stata una delle forze promotrici.
Lo avrebbe fatto perché era convintamente contro la candidatura di Daniele Sinibaldi, poiché quest’ultimo non solo non aveva dato segnali di discontinuità rispetto all’operato del sindaco in carica Antonio Cicchetti, ma ne aveva addirittura sancita la più totale continuità in un articolo sul Messaggero, sgombrando ogni ombra di dubbio.
Cosa ci sia pertanto dietro questa inversione a U non è dato sapere, ma è dato solo immaginare. Ogni scelta è legittima e firmare un accordo per disattenderlo è purtroppo quasi prassi per una certa politica stantia. Firmare un accordo politico ha scarso valore legale (ne è riprova quanto accaduto), stracciarlo ha invece enorme valore (o meglio, disvalore) etico".
25_04_22