Nel pomeriggio di sabato 19 marzo in via Pennina, 19 è stato inaugurato il Comitato elettorale di NOME Officina Politica oltre a presentare ufficialmente alla Città la candidatura a sindaco di Carlo Ubertini.
"Nasce oggi e non finirà con le amministrative - ha dichiarato Daniele Rinaldi al momento dell'inaugurazione - sarà luogo di incontro e di scontro, quest'ultimo necessario per crescere e trovare una sintesi. L'officina politica è un luogo dove si attuano dei processi produttivi, nel nostro caso politici, per arrivare alle elezioni con una sintesi rappresentata da un progetto e da un nome. Il nome della lista che si presenta e quello del nostro candidato sindaco ormai svelato. Benvenuti per questi prossimi due mesi ed anche per i cinque anni a venire".
"Lavoriamo per questo progetto da sei anni - chiarisce il decano di Nome l'avv. Gianfranco Paris - Un anno prima delle precedenti elezioni cercammo di trovare un candidato nuovo come sindaco, fuori dai soliti schemi. Quell'operazione purtroppo non fu accettata dai partiti che avrebbero dovuto sottoscrivere quella proposta in segno di novità. Non ci siamo fermati, abbiamo lavorato sodo per poter proporre alla città un modo diverso di gestire la 'cosa pubblica', i nostri progetti sono stati diffusi attraverso la stampa ed inviati ai soggetti politici che non li hanno tenuti in considerazione. Allora abbiamo deciso di scegliere noi un candidato che potesse rappresentarci. La Città è stanca di destra e sinistra, dobbiamo inserirci con un taglio nuovo in questa campagna e dimostreremo che non siamo poi così piccoli come qualcuno afferma convintamente".
"Nome contiene in sé molte competenze che vanno al di là di approcci politici e politicistici che hanno fatto il loro tempo - spiega il candidato sindaco Carlo Ubertini - . Siamo davanti ad una situazione di estrema drammaticità rappresentata dal terremoto, dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, siamo nel mezzo di una guerra che minaccia l'equilibrio della pace a livello mondiale. Non è il momento di opposti estremismi, una visione miope dalla quale vogliamo discostarci. La nostra proposta è di unità delle forze sociali, politiche, economiche, morali, del nostro territorio. Il mio primo atto come sindaco sarebbe quello di costituire un tavolo di tutte le forze per intercettare proposte, non distruggere, per risollevare questa Città. Fino a ieri si è votato 'contro', oggi bisogna scongiurare questo, il voto deve essere 'pro': positivo e propositivo non per semplice contrapposizione. In NOME gravitano soggetti provenienti da esperienze diverse. La mia candidatura è uno strumento di mescolamento di certe culture, naturalmente affini: dalla liberale alla socialista, dalla cultura cristiana a quella laica, a quella ambientalista. È un approccio post moderno che tende a disordinare gli schemi esistenti e diventare luogo di contaminazione tra più culture, in Nome convergono persone provenienti da ambiti valoriali diversi e trasversali. Una novità che traspare anche simbolicamente: 'Nome Officina Politica', non un individuo ma un contesto da riempire a valle di un processo di costruzione dell'officina politica, non esperienza individualistica ma contenutistica e sostanziale che arriva dopo un percorso di proposte, programmi e contenuti. Mi auguro che la sola esclusiva novità politica di queste elezioni, abbia successo insieme alla lista del Partito Socialista mio luogo di appartenenza da sempre, e ad altre che sono in fase di costruzione, affronteremo un cammino per proporci come soggetti legittimati ad aspirare al ballottaggio."
19_03_22
ph M. D'Alessandro