a cura di Riccardo DI GENOVA

Giugno 2019

IL PROFESSOR ARISTIDE

"L'UNIONE FA LA FORZA"

società

Scrivo, casualmente, questo articolo la mattina del 2 giugno, Festa della Repubblica e mi capita tra le mani un video di qualche tempo fa in cui l’Italia parla ai suoi cittadini e si lamenta perché percepisce un senso di decadenza preoccupante. Lo ascolto con attenzione e mi accorgo che il video è più attuale che mai, tanto da decidere adattare il testo al momento attuale in cui il quadro della situazione è decisamente peggiorato sotto ogni profilo.

“Ciao, mi chiamo Italia, sono un piccolo Paese nel Mediterraneo, considerato da molti, uno dei Paesi più belli del pianeta. Per molto tempo sono stato il punto di riferimento della Storia, della Civiltà, della Moda, del Design, del lusso, del cibo, della bella vita e chissà quante altre cose di cui, lentamente, vi state dimenticando. Quante cose che il mondo ci invidia, quanti nobili valori… potremmo davvero essere il Paese più bello del mondo, ma invece siamo gettando al vento un vero e proprio Patrimonio, mettendo a rischio il nostro futuro più immediato! Io sono vecchio, quello che dovevo dimostrare l'ho dimostrato. Vi ho fornito i mari più belli, le montagne, le Alpi più invidiate, vi ho dato un terreno fertile, da cui sono nati grandi vini, fonti di acque vendute in tutto il pianeta, verdure e frutta che avete esportato in ogni dove, senza calcolare i paesaggi e gli scorci che pochi altri Paesi nel mondo possono vantare. E come se non bastasse, ho ospitato per svariati millenni, monumenti, artisti, poeti e filosofi che, ancora oggi, vengono citati nei libri di storia in tutte le lingue del pianeta. Insomma.. credo che come Paese, vi ho dato tanto, forse, anche troppo, ma a questo punto non so fino a che punto vi meritiate tutto ciò! Già... mi sa che vi ho viziato, perché ultimamente non mi sento molto amato.
Come avete fatto a portarmi fino a questo punto? Siamo passati dell'impero romano a un gruppo di cialtroni improvvisati e incapaci di gestire un condominio, ma fosse solo questo il problema... vi siete fatti gabbare così bene dai nuovi “maghi e giullari” che, ormai, non avete neanche più voglia e potere di pensare con la vostra testa, di decidere chi vi rappresenta rinunciando alla partecipazione attiva e demandando al primo venuto il vostro (e il mio) futuro! Fanno tutto loro, senza chiedervi nemmeno il permesso.
Loro fanno il bello e il cattivo tempo e tu sopravvivi passivamente nella piattezza più totale, avvolto da un’atmosfera pesante, un brutto clima, fatto di astio, intolleranza, cattiveria, sapientemente creato per frazionare anziché unire! “L’unione fa la forza” resta così un semplice modo di dire, mentre si rafforza il concetto del “proprio orticello” che non aiuta certo a creare collaborazione per raddrizzare una situazione davvero drammatica. Lo si fa in famiglia, quando uno dei membri ha un problema molto serio: tutti i componenti del nucleo familiare fanno gruppo e creano le condizioni per rimediare “insieme”… qui, invece non frega niente e a nessuno… “che ci pensi Lui… che ci guidi qualcuno “forte”, tiriamo avanti così, purché qualcun’altro ci tolga le castagne dal fuoco… se pagano altri, poi… affari loro!
Complimenti! Pensavo di ospitare persone di animo più nobile, pari alla mia nobiltà fatta di Cultura e Storia vissuta nel tempo!... Direi addirittura che non mi meritate! Scusami se uso parole forti, ma è il Tuo Paese che ti parla ed esigo più rispetto per me, ma soprattutto, per Te. Si, perché, sei Tu il mio vero padrone, non questi cialtroni da quattro lire. Non dirmi che ti fanno paura! Quattro ignoranti, ti fanno paura? Ricordati che Io mi chiamo Italia e Tu sei Italiano nel senso nobile del termine e non “selettivo”. Questa terra l'ha creata Tuo nonno, magari perdendo la vita. Io sono di Tua proprietà e hai tutto il diritto di riprenderne il possesso. Te lo chiedo con la mano sul cuore. Aiutami a splendere di nuovo, non lasciare che questa gentaglia mi riduca ad un piccolo Paese maltrattato, denigrato e schifato da tutti, per colpa di pagliacci che non ci rappresentano. Riprendi il controllo, riprendi a vivere, riprenditi il Tuo Paese ... il Tuo Paese.

Firmato L'Italia”

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