Come da tradizione Azione Cattolica diocesana e l’Ufficio diocesano Problemi sociali e Lavoro ha invitato ad un dibattito pubblico i tre candidati sindaco Simone Petrangeli, Daniele Sinibaldi e Carlo Ubertini, per presentare i loro programmi elettorali e la loro idea di città del futuro ai reatini. All'iniziativa è stato presente anche il vescovo Domenico Pompili. I tre sono stati chiamati a rispondere rigorosamente entro il tempo concesso a ciascuno ad articolate domande inerenti innovazione e digitalizzazione, trasporti, spesa e qualità dei servizi, sostegno alla permanenza delle nuove generazioni, rivitalizzazione e recupero del centro storico, anziani e politiche sociali, davanti ad un numeroso ed attento pubblico che ha dimostrato di apprezzare l’iniziativa. Al termine abbiamo chiesto ai candidati di manifestarci le proprie sensazioni e di confidarci eventuali momenti di insofferenza, queste le loro risposte in rigoroso ordine alfabetico.
Simone Petrangeli
“Sicuramente domande interessanti, per rispondere ad alcune delle quali è stata necessaria una riflessione approfondita. Un’iniziativa molto utile perché, come ha detto in conclusione il vescovo, si tratta di un momento di cittadinanza consapevole. Complimenti ai ragazzi dell’Azione Cattolica. La Città ha bisogno di queste occasioni, non soltanto in periodo elettorale ma anche in seguito. Il mio auspicio, nel caso di elezione, è di ripetere queste occasioni per verificare in corso d’opera l’andamento dell’amministrazione. E’ evidente che siamo pur sempre in campagna elettorale: si cerca di valorizzare ciò che può aiutare nei consensi. Sarebbe stato necessario ribattere ad alcune affermazioni, ma è stato giusto avere un bon ton istituzionale che ci ha comunque permesso un dibattito corretto ed anche onesto. Nessun motivo di contrasto”.
Daniele Sinibaldi
“Esperienza composta. E’ chiaro che quando si affrontano temi tecnici ci sarebbe necessità di un dibattito poiché non a tutti risultano chiari i processi prettamente amministrativi: su alcuni aspetti abbiamo quindi posizioni diverse. Ognuno ricostruisce gli episodi a modo proprio, magari omettendo qualcosa, è assai difficile essere chiari su situazioni di bilancio, in contesti come questo. Sull’approccio di carattere politico, un’esperienza utile. Quello di questa sera, seppure ispirato dall’organizzazione, è uno stile di relazione che dovrebbe rientrare nell’abituale normalità, senza abbondonarsi a comunicazioni roboanti o reazioni teatrali”.
Carlo Ubertini
“Un dibattito molto interessante, che ha dato possibilità, data l’origine dell’organizzazione, di espansioni culturali: particolarità non sempre riscontrabile nei dibattiti politici piuttosto vincolati a questioni specifiche. Occasione costruttiva, vicendevolmente arricchente che credo abbia creato un clima di distensione tra noi, di civiltà ed anche la possibilità, indipendentemente da come andrà, di predisporsi ad un cammino futuro. Così che ci sia la possibilità, come diceva anche Sua Eccellenza il vescovo, di continuare percorsi di dialogo di questo tipo. Mi preme sottolineare la straordinaria enciclica del Laudato Sìi che si sovrappone alla nostra vocazione territoriale e all’epoca della sostenibilità, legando l’aspetto morale con quello economico, politico, sociale per costruire, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti collegati, un futuro diverso”.
27_05_22
ph M. d'Alessandro - C. Iacoboni