a cura di Comitato Piana Reatina - Gruppo Salviamo Viale Maraini

Novembre 2021

RIETI SOTTO A UN TRENO

IL RAPPORTO TRA CITTÀ E FERROVIA A RIETI

Spazio autogestito da Comitato Piana Reatina - Gruppo Salviamo Viale Maraini

città, convegni, sottopasso

A cura del Comitato Piana Reatina - Gruppo Salviamo Viale Maraini - La linea ferroviaria a binario unico che attraversa la città di Rieti va osservata da Google Maps, per comprenderne il tragitto e la forma. Il suo tracciato, infatti, provenendo da ovest in linea retta, compie una deviazione verso nord, proprio ai confini della città, e continua in forma di U rovesciata attraverso l'impianto urbano, fino a ripiegare a sud, per riprendere, a est di Rieti, lungo quella stessa linea retta che aveva abbandonato a ovest. La ragione storica che spiega questo tracciato è presto detta: la ferrovia nasceva non già per il trasporto delle persone, bensì per quello delle merci. E non é per puro caso che si trovi a incrociare Viale Maraini: proprio in quella zona, un tempo periferia della città, erano ubicate le industrie principali di Rieti, a cominciare dallo Zuccherificio. Ma, proprio come la vita delle persone ha tante età, anche le città attraversano epoche diverse, mutando, crescendo, invecchiando (anche loro). Oggi la linea ferroviaria, un tempo tanto attiva per il trasporto merci, non è ancora mai riuscita realmente a decollare come linea passeggeri. Le ipotesi di elettrificazione, o di inserimento di treni bimodali (cioè a trazione sia elettrica sia a gasolio) che facciano della Ferrovia Rieti-Terni un collegamento praticabile per raggiungere la Capitale in tempi competitivi rispetto alle alternative (bus Cotral o automobile) si scontrano inesorabilmente con quello che già il Palmegiani, nella sua dissertazione storica del 1932 sulla ferrovia locale definiva: "l'illogico errore di un collegamento tra Rieti e Roma passando per Terni". Il dato di fatto incontrovertibile, infatti, è che il tracciato verso Terni allunga di 70 km il naturale percorso in linea retta che va da Rieti a Roma, raddoppiandolo. Detto questo, e arrivando all'attualità, la linea a binario unico costituisce una frattura in un impianto urbano che si è nel frattempo evoluto. Quella che era periferia di Rieti, è praticamente centro anch'essa, con tutte le conseguenze che ne derivano: oltre ai residenti, vi sono attività commerciali, scuole, servizi, linee del trasporto pubblico, etc. Su tutto ciò, si abbatte come una mannaia la presenza dei passaggi a livello. Le soluzioni fin qui prospettare per eliminarli, tuttavia, di fatto ne chiuderebbero alcuni per sempre e stravolgerebbero il viale principale della città (Viale Maraini, appunto), trasformandolo in un non-luogo, anonimo, squallido, insostenibile da un punto di vista anche della viabilità, che dovrebbe invece improntarsi a una compatibilità ambientale congrua alle attuali sfide climatiche. Decidere di procedere dando priorità all'attuale linea ferroviaria rispetto all'attuale impianto urbanistico di Rieti significa in concreto sbarrare la strada in modo irrevocabile a ogni altro progetto futuro di coesistenza tra ferrovia e città.
Noi del gruppo Salviamo Viale Maraini pensiamo che altre prospettive siano possibili e che gli interventi fin qui proposti siano discutibili. Invitiamo pertanto la cittadinanza a partecipare al nostro convegno del 20 novembre, alle ore 10:30, presso la Sala dei Cordari, per un confronto e un dibattito aperto su temi che attengono il futuro di Rieti e di tutta la provincia.

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