Aprile 2017

RIETI MISTERIOSA

IL CASTELLO DI MACHILONE

e la chiesa di Posta

racconti popolari

Fu eretto intorno all'anno mille come fortificazione a presidio del crocevia dove confluiscono quattro importanti valli che sfociano verso Roma, Spoleto, Ascoli e L'Aquila. La zona era ritenuta strategicamente molto importante e il castello fu affidato ai signori di Machilone. Il feudo divenne presto ricchissimo, potentissimo e indipendente, tanto da essere citato al pari di quello di Rieti e Amiterno (L'Aquila). Un così potente feudo su una terra di passaggio che dominava una vasta zona dava fastidio agli Aquilani che volevano espandere la loro supremazia. Quindi, nel 1294, il castello e tutti i villaggi appartenenti al feudo, già indeboliti da un terribile terremoto, vennero presi d'assedio dagli Aquilani e rasi al suolo. Gli Aquilani imposero che sul colle dove sorgeva il castello non venisse più eretta nessuna fortificazione né abitato.
La leggenda vuole che dalle macerie le genti di Borbona recuperassero una croce d'oro e gli abitanti di Posta la campana oggi in uso nel campanile della chiesa di San Francesco, i fatti però la smentiscono.
Ora non rimangono che pochi muri a malapena affioranti dal terreno, gran parte della struttura è interrata. In passato ci furono scavi che portarono alla luce un crocefisso e una campana di grande valore, oggi esposti al museo civico di Rieti.

La Chiesa di Posta
Il percorso che San Francesco compì non mancò di toccare anche l'Alta Valle del Velino, a Posta, dove fu edificato il convento che porta il suo nome. La leggenda popolare vuole che sia stato San Francesco a piazzare la prima pietra per l'edificazione del convento. Alcuni scritti ufficiali e anche diversi documenti di cronaca locali sembrano confermare la tradizione dicendo che il Santo gettò le fondamenta di un oratorio. Una lapide del 1709 apposta sul lato destro del coro dice: "… la chiesa fu costruita in onore di Dio e dedicata al S. Apostolo di Cristo Matteo per volontà del Serafico Patriarca Francesco". La presenza del Poverello a Posta sarebbe databile tra il 1222 e il 1225. È molto probabile che trovandosi in loco per le sue predicazioni, San Francesco abbia voluto dotare la zona di una chiesetta ed abbia posto mano ad iniziare i lavori o abbia convinto la gente del luogo a farlo. La cappella, intitolata a San Matteo, sorse sul colle opposto a quello dove sorgeva il castello e il villaggio di Machialone, dove ora è la parte alta del paese di Posta. Nel luogo sorse ben presto un convento e si modificò l'antica chiesa in una più ampia e solenne. La chiesa è dunque impropriamente chiamata di S. Francesco in quanto dedicata a S. Matteo.

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