Quando Format con la sua rubrica ‘Rieti Misteriosa, iniziò ad interessarsi dei Templari e delle loro tracce in città e dintorni, sembrava si parlasse di fantascienza per questa zona. Era gennaio del 2016 ed il maggior sostenitore, nostro referente all’epoca fu ‘riccardo’ con l’iniziale minuscola, come teneva a sottolineare. Riccardo era un Errante, un ricercatore “La verità e come un filo d’oro si pone in un labirinto la cui via non sempre è palese bisogna utilizzare la scintilla divina e non sempre si rileva”. Fu lui ad accompagnarci per le vie di questa Città con occhi diversi, a spiegarcene i simboli, a enunciare sequenze numeriche, a parlarci dei libri di pietra, costruzioni da cui trarre insegnamenti, capaci di palare solo a chi fosse in grado di ‘leggerli’.
I Templari su Format: percorso ricco e produttivo
Un viaggio portato avanti per diverse puntate, toccando argomenti ‘arditi’ e controversi, facendo appello sempre alla leggerezza di questa rubrica che pur fornendo indizi, lascia agli altri la capacità di discernimento e scelta.
L’attenzione sulla Compagnia dei Templari da parte di Format, sollecitò in quei mesi anche un Convegno sull’argomento che ci permise di entrare in contatto con uno studioso, l’ing. Luciano Tribiani, rivolgendo lo sguardo sulla facciata della Chiesa di Sant’Agostino ed anche sui dintorni, confermando come Rieti avesse dei legami con grandi responsabili dell’Ordine, facendo riferimento a fra’ Uguccione da Vercelli, responsabile dei Templari di tutta la Penisola, al seguito di Bonifacio VIII.
Il Cielo purtroppo ha portato via troppo presto il nostro ‘riccardo’ che, dopo anni di silenzio, ci è stato nuovamente evocato da Guido Carlucci che riprendendo quanto allora scrivemmo, ha deciso di dedicarsi anima e corpo a questa ricerca, fondando addirittura l’associazione ‘Il Cammino dei Templari 2020’ con una serie di visite guidate nei vari luoghi della provincia ‘segnati’ dal passaggio dei Cavalieri, interrotto dal Covid, con inoltre studi di epigrafisti, conferenze e la prossima pubblicazione di un libro sull’argomento.
In questa rubrica di Rieti Misteriosa, abbiamo spesso fatto notare come leggende, tradizioni orali, storie e misteri possano essere motivo di traino per suscitare attenzione turistica nei confronti di determinati luoghi.
E’ quello che accadde tempo fa da parte dell’associazione culturale e artistica Cotilia Green con ‘Le passeggiate nelle leggende’ in Castel Sant’Angelo “La leggenda narra che Castel Sant’Angelo fosse stato nell’alto medioevo un castello fortezza con ben dieci torri, oggi i suoi suggestivi vicoli sono ancora ricchi di fregi, affreschi, piccoli bassorilievi nella pietra che invitano ad una lettura più attenta ... ma ciò che ha attirato di più la nostra attenzione è stato lo spazio all’interno di un edificio sacro di cui ci ha narrato un anziano signore del posto. Quel luogo veniva chiamato “sala dei cavalieri”, i racconti ci narrano di confraternite che l’hanno abitata in tempi remoti e gli stemmi affrescati ci riportano ai simboli dei re di Gerusalemme....”.
Non sappiamo se tutto il materiale raccolto da Guido Carlucci sia stato fino ad oggi effettivamente inedito e tutto di autentica matrice templare, ma interessante è stata la scoperta di Ponticelli, dove si è tenuta una giornata di studi “La più grande scoperta è stata il sarcofago con simboli templari rinvenuto circa 50 anni fa in un terreno agricolo sul Colle dei Cavalieri, nei pressi del bivio di Ponticelli. In questo sarcofago, a suo tempo, è stato rinvenuto uno scheletro, oggi scomparso. E’ rimasta però la fibula che aveva indosso il Cavaliere Templare. Sulla fibula è stata individuata la croce templare e alcune lettere templari che portano al motto dei Cavalieri Templari: Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da Gloriam. Che significa: Non a noi, o Signore, ma al tuo nome dà Gloria. Sicuramente questo cavaliere aveva anche una spada al momento scomparsa…”.
Procedere con rispetto e competenza
Non possiamo quindi che essere orgogliosi dell’interesse sollecitato sinora e dispiacerebbe che, per puri fini economici o turistici, un argomento così importante da valorizzare e da approfondire fosse sottovalutato dai Comuni o dallo stesso Ente Provincia o utilizzato alla stessa stregua di quanto alcuni hanno fatto per portare visitatori all’interno dei boschi popolati, secondo tradizione, dai folletti e dalle fate, agevolando chi vuole semplicemente ‘sfruttarlo’.
“Si parla di leggende, ma con qualche fondamento di verità: secondo la maggioranza degli storici, infatti, la loro ricchezza li rese potentissimi e li sottrasse a ogni possibilità di controllo. In un secolo, come il Trecento, in cui lo Stato cercava di emanciparsi dalla Chiesa, i Templari erano quindi un pericoloso ostacolo da sopprimere”.
E andando avanti nell’approfondire la conoscenza di questo Ordine, secondo gli insegnamenti di riccardo ne siamo sempre più affascinati e crediamo la loro storia meriti massimo rispetto e serio approfondimento.
“L’Alchimia è la perfezione del massimo stato della Mistica. Il vero ferro e il vero oro siamo noi. Chi riesce a trasformare tutte le cose è l’Intelligenza, il Sapere umano.”
(da Format sett-ott 2022)