(di Stefania Santoprete) A volte basta un post su un social network per consegnarti una chiave capace di aprire innumerevoli porte su un aspetto della tua Città che non avevi mai valutato pur essendo sotto i tuoi occhi. Basta l’arrivo di un appassionato che, come Virgilio e Beatrice fecero con Dante (e non a caso citiamo il Sommo Poeta) ci conducano oltre la selva oscura alla ricerca della Luce…
I Templari
Per iniziare questa lunga storia che ci accompagnerà per diverse puntate occorre imbastire l’inizio di questo ordine. Dopo aver riconquistato Gerusalemme, molti Crociati, assolto il loro compito, che era quello di permettere ai cristiani di andare a pregare in Terra Santa tornarono in Europa, lasciando Gerusalemme quasi senza protezione. Proprio in questo momento iniziò la "leggenda" dei Cavalieri Templari. Hugues de Payns insieme ad altri otto cavalieri partì dalla Francia per andare in Terra Santa con lo scopo dichiarato di difendere i pellegrini. Chiamati i "Poveri Cavalieri di Cristo" furono un Ordine monastico e guerriero, rivoluzionario per quel tempo. Il più famoso loro sigillo indicava la povertà iniziale dei cavalieri che erano costretti ad andare in due su un solo cavallo e il dualismo universale delle cose, a cui si rifà il loro ideale, cioè la convivenza pacifica in Terra Santa della cultura Cristiana e di quella Islamica.
Il tesoro del Tempio di Salomone
Tra il 1118 ed il 1120 (la data è a tutt’oggi fonte di accese discussioni) re Baldovino II di Gerusalemme lasciò a questa "fraternitas" il luogo che fino ad allora era stato adibito a sua reggia nel lato meridionale dell’antico Tempio di Salomone. Fino al 1129, anno in cui al concilio di Troyes vennero riconosciuti come ordine religiosomilitare ufficiale, la loro permanenza nei recinti del Tempio rimane peraltro un mistero. Nessuna persona, infatti, sarebbe stata ammessa in questo periodo all’interno dell’Ordine, e nessun compito specifico sarebbe stato loro assegnato se non quello di proteggere i pellegrini. Per nove anni l’Ordine rimase, apparentemente con pochi compiti, all’interno del recinto del Monte Moriah, il monte del Tempio. La Bibbia ci racconta, insieme ad altre fonti ebraiche, come quel luogo fosse utilizzato in periodi di guerra, o di pericolo, come bunker per tesori e documenti importanti. Anche nel medioevo diverse tradizioni ebraiche ci parlano di luoghi nascosti, cunicoli e tunnel sotterranei nell’antico recinto. I lavori svolti per allargare queste scuderie, permisero ai Templari di trovare quello che da sempre è definito il loro tesoro “Costituito - specifica la nostra guida ‘riccardo’ - non da oro e gioielli ma dai ‘saperi’: documenti relativi alle “leggi divine dei numeri, dei pesi e delle misure” che permisero loro di apprendere metodologie di costruzione provenienti probabilmente anche dall’antico Egitto. “A causa del lungo tempo necessario per la realizzazione di una piramide - spiega riccardo - l’architetto che iniziava il lavoro non viveva abbastanza per vederlo finito, i calcoli matematici ovvero ‘il segreto’ veniva scritto, tramandandolo al successivo esecutore. Non si trattava dell’applicazione di un sistema metrico decimale come quello odierno si ragionava per gradi: era il sistema sessagesimale.”
Si ritiene che cavalieri Templari avessero rinvenuto quindi questi documenti sotto le rovine del Tempio di Salomone a Gerusalemme e li avrebbero forniti ai costruttori di cattedrali.
I Libri di pietra
Non si può non restare stupiti come nel giro di 50 anni si sia stravolto completamente ogni canone costruttivo fino ad allora perseguito ed è certamente singolare che tale stravolgimento sia iniziato proprio dopo il ritorno dei Cavalieri Templari dalla Terrasanta, manifestando una maestria costruttiva tecnica e architettonica completamente diversa dalle precedenti chiese romaniche.
In tutta la Francia sorsero in brevissimo tempo (tra il 1200 e il 1250), numerose chiese dallo stile particolare, fino ad allora sconosciuto: le grandi cattedrali gotiche. Una dopo l’altra, sorsero le cattedrali di Evreux, di Rouen, di Reims, di Amiens, di Bayeux, di Parigi, fino ad arrivare al trionfo della cattedrale di Chartres. Uno stile incredibile, quello gotico, tutto proteso verso l’alto, con un sistema di spinte e controspinte straordinario, una tecnica costruttiva decisamente rivoluzionaria, che ha consentito ai Templari di progettare e realizzare queste cattedrali che, nonostante le loro migliaia di tonnellate di peso, basate come sono sui vuoti e sui pieni, sembrano leggerissime e tali da sfidare la legge di gravità. Sembra che i piani di costruzione e tutti progetti originali di esecuzione di queste cattedrali non siano mai stati trovati. Le opere murarie erano fatte con una maestria eccezionale: i contrafforti esterni esercitano una spinta sulle pareti laterali della navata, e così facendo il peso, anziché gravare verso il basso, viene come spinto verso l’alto, e tutta la struttura appare proiettata verso il cielo.
La costellazione della Vergine
Singolare anche la scelta dei luoghi in cui le Cattedrali vennero costruite. Su luoghi cioè già considerati sacri al culto della“Grande Madre”, ritenuto il culto unitario più diffuso prima del Cristianesimo, e per una altrettanto singolare coincidenza, se si uniscono su una mappa i luoghi dove sono state costruite la grandi Cattedrali si scopre che questi luoghi formano esattamente la costellazione della Vergine (solo per caso?) inoltre, sono dei veri e propri nodi di correnti terrestri, ovvero punti in cui l’energia terrestre è molto forte (grandi allineamenti di megaliti). La struttura stessa delle cattedrali, come i bassorilievi presenti nelle facciate, particolarmente quelle di Parigi, parlano di alchimia nel senso che rappresentano l’alternativa, in chiave di immagini, ai testi alchemici destinati soltanto a chi sapeva leggere. Ed in effetti, le cattedrali gotiche sono dei veri e propri libri di pietra, per tramandare straordinarie conoscenze che solo poche persone iniziate a simboli ed a codici particolari, avrebbero potuto comprendere. Fortunati noi ad incontrare riccardo che ci porterà a guardare con altri occhi gli angoli della nostra Città. Anche voi siete appassionati?
(continua)
(da Format Febbraio 2016)