a cura di Lucio BOLDRIN

Ottobre 2017

LUCI&OMBRE

AUGURI ALCLI!

30 anni di presenza a Rieti dell’associazione “ALCLI Giorgio e Silvia”

Il giorno 29 settembre nella meravigliosa cornice dell’auditorium “Varrone” all’interno della monumentale e splendida chiesa di Santa Scolastica del XV secolo e quindi nella casa d’Accoglienza in Via del Terminillo si è svolta la festa per i 30 anni di presenza a Rieti dell’associazione “ALCLI Giorgio e Silvia”.

Una giornata che ho vissuto (e credo di non essere stato il solo), con un crescendo di emozioni uniche: ricordi, testimonianze, volti, storie tutto ha trovato spazio dentro di me fino a quando si sono lasciati andare i 300 palloncini colorati saliti al cielo come un bacio verso le persone che ci hanno lasciato.

Una storia iniziata a Roma con la morte di due bambini: Giorgio e Silvia. Due vite rubate troppo presto ai nostri occhi e a quelli dei loro genitori, ma non dal loro cuore che li ha voluti mantenere “ in vita” con la nascita di una associazione atta ad aiutare la ricerca medica nella lotta contro le leucemie infantili.

Dopo qualche anno chiesero all’attuale presidente dell’ALCLI, Santina Proietti (anche lei segnata da questa malattia che aveva combattuto e vinto al fianco di un suo caro) di portare l’associazione a Rieti, da dove nel 1987 non senza difficoltà e timore è iniziata la grande avventura con 23 amici, diventati soci a livello giuridico. Oggi siamo quasi 1.200 che mai hanno perso il senso dell’amicizia ma, prima di tutto, siamo una grande famiglia, unita verso un grande progetto: spendersi per il bene di questa causa e donare un sorriso a tutti.

Nel 1995 nel mio ufficio, presso la casa degli Stimmatini, bussò una piccola donna, Santina Proietti, con altre due sue amiche. Si presentò, mi parlò dell’associazione e mi chiese se potevo affittarle una stanza per usufruirne come ufficio. Accettai. Senza grande entusiasmo legato al sospetto che mi faceva dire: “Chi sono questi?”

In seguito il sospetto è diventato ammirazione da cui mi sono fatto trascinare e coinvolgere nel vedere il loro entusiasmo e la loro forza. Come uno tsunami sono entrati nella casa, prendendosi sempre più spazi per le varie iniziative e incontri con un crescente numero di persone, e poi nella mia vita. Anche al primo funerale (1996) di una bimba di tre anni, Francesca Vanozzi, morta a causa della leucemia. E da lì è nata una storia d’amore e di collaborazione che ancora continua.

Una storia di autentico volontariato, di collaborazione tra le forze politiche, i medici del “Camillo de Lellis” e la cittadinanza di Rieti . Collaborazione fatta di scontri/incontri, di un bussare alle porte senza paura, progettare tenendo lo sguardo verso la meta da raggiungere: essere vicini e aiutare le persone che soffrono.

Tante iniziative sono state portate avanti, tanti progetti realizzati, tante persone aiutate grazie alla collaborazione e al contributo, anche economico, di molti.

Dagli inizi tante cose sono cambiate; dal garage di Piazza Tevere alla casa di Accoglienza in via del Terminillo. Dall’interessarsi alle sole leucemie dei bambini ad un crescente impegno anche per le malattie ematologiche dell’adulto fino all’ “ALCLI Donna” per aiutare le donne col tumore al seno.

E la storia continua e come i bambini che corrono verso il sole del logo dell’Associazione, anche noi guardiamo verso la vita. E a questo punto dico solo: buon compleanno ALCLI e grazie per questa carica d’amore che ognuno di voi ha reso e sta rendendo possibile...continuando a correre verso il sole… verso la vita.

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