Nella mia bottega, a volte, accadono cose che ti rimettono in pace con il mondo, magari uno sguardo, una sensazione, un sentimento suscitato da un oggetto o una decorazione. Oggi mi soffermerò soltanto su un fatto accaduto poco tempo fa che dimostra che quando si lavora con il cuore, una creazione riesce a trasmettere qualcosa a chi la osserva, come proprio voleva chi l'ha ideata ed elaborata.
Quest'anno molto spesso l'”albero della vita” viene utilizzato come decorazione, sia come bigiotteria, gioielleria, bomboniere, segnaposto che come home decor. In tutto relax, un pomeriggio, mi sentivo ispirata, prendo uno di questi alberi, uno molto grande con tanti accessori tutti di legno grezzo riguardanti la famiglia: una mamma, un papà,bimbo, bimba, nonni, cane, gatto e una casetta.
Pizzo alle finestre, qualche foglia di stoffa, vestiti di nastro ai personaggi e... pronti per la vetrina. Entra una signora, dall'aria molto dolce, si sofferma davanti al quadretto e si commuove, come per i vasi comunicanti, la commozione passa anche a me...In quel momento ho realizzato la grande passione che anima il titolare dell'azienda che mi fornisce quegli articoli, l'amore per la famiglia tale da riuscire a trasporlo in semplici oggetti di legno, ma anche l'animo sensibile della cliente che cattura questi stimoli e si ritrova immersa nell'atmosfera familiare della composizione.
Probabilmente è anche l'argomento famiglia che ci fa vibrare le corde e ci predispone a vedere oltre l'immagine semplice che abbiamo davanti. Checché se ne discuta, è sempre la culla degli affetti, un porto sicuro dopo le tempeste, dove esiste e resiste riusciamo a trovare amore, forza, serenità. Pierfrancesco, il titolare dell'azienda di cui parlo, è un paladino della famiglia, ma la cosa stupefacente è come riesca a far parlare semplici sagomine di legno stilizzate, certe cose non si descrivono, si percepiscono e basta, la sua collezione “my love family” lo dimostra. Sentire la cliente commossa dire “che bello, che meraviglia, ti parla...è stato stimolante anche per me che ora, annusando i vari legnetti, non riesco a smettere di farne varianti le più diverse; quando devo realizzare produzioni “a catena” mi permettono di interromperne la monotonia