“Un percorso con continui sali e scendi, muri e strappi mai con la stessa cadenza di pedalata, bisognava sempre rilanciare” spiega Cristian Bianchetti parlando della Gara valida come assegnazione del titolo europeo 2025 nella 24H da parte della WUCA (WORLD ULTRA CYCLING ASSOCIATON). Alla fine saranno 703.5 i chilometri percorsi dall’atleta reatino con un dislivello di 8670 metri (quasi un everesting) all’impressionante media di 30 km/h!
“L’Organizzatore Fabio Biasiolo ci aveva avvisato che sarebbe stata una delle 24 ore più dure d’Italia, ma sinceramente, avendonene affrontate altre anche con 10.000 metri di dislivello, ho dato poco peso a questo suggerimento.
Invece il circuito si è rivelato una trappola mortale, un po’ per il primo caldo della pianura veneta del giorno, un po’ per l’umidità del Brenta della notte.
L’ottima performance della Race Across Italy del mese scorso (775 km con 11.500 mt di dislivello ed un personale di 27 pre e 30 minuti, mi facevano ben sperare sulla rifinitura degli ultimi allenamenti con il mio preparatore Simon di GoOff (che ringrazio per avermi tirato fuori l’anima); il mio nutrizionista Massimo Riti era felice per come avessi seguito le sue indicazioni, la Dott.ssa Sabrina Selvi mi ha come sempre omaggiato di tutto quello che serve per la gara per mantenere la glicemia costante con gli integratori di maltodestrine @Ethichsport, il biomeccanico Massimo Iafisco è sempre a disposizione per ogni mio capriccio millimetrico ed il Team Di Gioia ha fatto si che le bici fossero impeccabili, anche se ho usato quasi sempre la bici da crono nonostante il dislivello… (ma in pianura e discesa volavo!).
Parto in direzione Montello con sosta forzata a Lucca, dove lo gentilissimo Staff della Srm mi ripara il potenziometro in tempi record, troverò sul posto la mia fondamentale Crew con Gabriel Chies e Fausto Richini. Saranno loro gli angeli custodi per passarmi al volo ad ogni giro il necessario per non fermarmi mai!
GRAZIE INFINITE anche per tutti i problemi meccanici risolti che vengono giustamente a crearsi nelle 24 ore.
Parto alle 8.57, nella mia testa sono 3 settimane che mi ripeto: “Vai regolare”!!
È importante non partire “a tutta”, poiché già dopo 6 ore, il Dio dell’ultracycling ti presenta il conto, facendoti girare con il limitatore…. infatti non è cosi… primo giro 58 minuti, best time del circuito a 265 watt medi, miglior giro tra tutti i concorrenti.
Ok Cristian – mi dico – mettiti alla media di 230 watt ora, e non pensare a dare gas anche se la gamba gira che é una meraviglia! Mi piazzo sui tempi di un’ora e 2 minuti che, inesorabilmente, tenteranno a salire fino a 1 ora e 8 minuti, imprevisti permettendo e soste per il cambio vestiti ed accessori per affrontare la notte. Ogni giro prendo una borraccia di malto, una di acqua o sali e un gel o una barretta, tutto sapientemente passato al volo dai miei angeli assistenti.
Gli avversari erano tosti, il lituano che la vinse l’altro anno, un nutrito gruppo di polacchi veramente forti, italiani, tedeschi, spagnoli, danesi…
Per i primi giri ne riprendo alcuni… arriviamo tutti ad un minuto di distanza ed io ero il terzultimo, evidentemente avanti si stavano facendo la guerra a suon di giri sull’ora, ma le guerre sfiniscono ed il mio giusto passo, impietoso ed implacabile fa la differenza. Alla dodicesima ora sono primo assoluto. Ma il problema è dietro l’angolo, un guasto meccanico al 15° giro mi ritrovo secondo o terzo per aver perso 20 minuti.
Arrivo ai box dopo 5 chilometri non proprio facili, cambio bici e riparto (nel frattempo Gabriel ripara il guasto e mi riconsegna la bici da crono al giro successivo). Ho fatto 3 giri ad 1 ora e 6 minuti mentre gli altri scendevano ad 1 ora e 14 minuti, riprendo così la mia prima posizione e gestisco gli ultimi due giri con l’alba negli occhi ed il cuore pieno.
2 anni, 2 maglie europee in 2 discipline diverse, l’altro anno bella 500 miglia, quest’anno nella 24 ore!
Grazie al mio Team, a tutti miei Sponsor, ai fisioterapisti, alla mia preziosissima moglie che applica alla lettera le indicazioni del nutrizionista, grazie anche a me per questa testa dura che non riesce a mollare la sfida con i più giovani. Io gareggio con gli under 50, sono 48 e tra 2 anni saranno felici del mio “trapasso” alla categoria over 50… ma io punterò sempre al piazzamento assoluto!