Ti Watch Museum Odv: la Texas Instruments patrimonio culturale

5/11/2024 | Mostre, Volontaria-Mente

di Simone Vulpiani  – “Nascerà e non avrà paura nostro figlio, e chissà come sarà lui domani, su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani” (Futura- Lucio Dalla)

Nell’ambito della recente Fiera Mondiale Campionaria del Peperoncino si sono svolti decine di eventi paralleli. Uno dei più interessanti è sicuramente risultato essere quello avutosi grazie all’organizzazione di volontariato TI Watch Museum. Tale associazione ha allestito una bellissima mostra capace di ripercorrere la storia della Texas Instruments sul territorio reatino. Computers, calcolatrici, collaborazioni con altre aziende tecnologiche, videogames, alfabetizzazione tecnologica. Tutto questo è stato rappresentato con dovizia di particolari grazie alla capacità dei volontari nel rinvenire esempi diretti nei prodotti che l’Azienda ha saputo immettere sul mercato nel corso del tempo. Parlando con gli associati si percepisce non solo l’orgoglio di avere magari lavorato all’interno dei vari settori della multinazionale nel corso degli anni di permanenza a Rieti, ma anche la consapevolezza dell’importanza che la Texas, come viene comunemente ricordata in città, ha ricoperto sotto il profilo sociale e lavorativo. L’OdV in questione, rappresentata dal presidente Fabrizio Corpetti, si pone dunque l’obiettivo di costituire un museo stabile che possa in un solo luogo offrire spazio alla gloriosa storia dell’azienda e anche stimolare la cittadinanza riguardo i benefici che essa ha apportato, a livello locale e nazionale. Quasi ogni famiglia reatina o afferente alle aree limitrofe conta sicuramente un membro alle dipendenze della Texas nel corso degli anni ’70-’80.

Tale dato sta a dimostrare quanto il tessuto economico locale di quegli anni sia stato influenzato dagli investimenti di importanti aziende internazionali. Nello specifico la Texas Instruments è riuscita in pochi anni non solo ad incrementare l’occupazione lavorativa dell’area geografica in cui operava ma anche a costruire un universo di piccole aziende satelliti, spesso a conduzione familiare, che dava lavoro ad altrettante persone. Tutto questo senza dimenticare l’innovazione tecnologica, rimanendo sempre tra le aziende leader del settore informatico, allora agli albori. Non solo lavoro ma anche progresso culturale. Il merito della multinazionale risulta infatti essere quello di aver mostrato, a centinaia di Reatini, per la prima volta, un calcolatore, un computer o più banalmente un chip. Bene dunque fa l’Associazione a portare avanti, con spirito di sacrificio, quanto costruito di bello in quegli anni, nell’ottica di dare finalmente una sede fissa ed adeguata alla collezione del museo, ricordando che il passato può essere fonte d’ispirazione per il futuro, basti pensare a quanta della tecnologia nata allora viene ancora oggi utilizzata da tutti, quotidianamente.

www.facele.eu/

 

 

Format Rieti Maggio-Giugno 2025

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