Si apre oggi una nuova Rubrica su Format Rieti, promossa dalla cordata che sostiene il Gruppo “Salviamo Viale Maraini”, e che include il Comitato della Piana Reatina, Ascom-Confcommercio Rieti e CNA-Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Rieti. Il tema che ha riunito queste sigle e associazioni è quello che ruota intorno alla questione dell’eliminazione dei passaggi a livello in città. Secondo la bozza di convenzione siglata lo scorso 27 settembre 2021 tra Comune di Rieti e RFI-Rete Ferroviaria Italiana, infatti, si delineano alcuni interventi che, se realizzati, sarebbero molto invasivi per il tessuto urbano e pregiudiziali per la circolazione veicolare. In particolare, la convenzione prevede l’elaborazione di progetti per la realizzazione di tre sottopassi, che andrebbero a interessare Via Molino della Salce/Via dei Flavi – Viale Maraini e Via Angelo Maria Ricci. Il primo e il terzo intervento, con sottovia che vengono proposti solo come ciclo-pedonali, finirebbero per impedire la possibilità di scavalco dei binari ai veicoli, con ciò di fatto sbarrando per sempre gli attuali passaggi a livello. L’intervento su Viale Maraini, che ipotizza due sottovia (uno carrabile e uno ciclo-pedonale), risulterebbe critico per svariate ragioni di ordine estetico, economico, logistico, sociale, ambientale, elencate nella petizione che la cordata “Salviamo Viale Maraini” ha lanciato due settimane fa e nella quale si chiede al Comune un cambiamento di indirizzo operativo su tutta la questione. Rieti infatti rischia di finire letteralmente “sotto un treno”, con evidente squilibrio del rapporto tra una città e la sua ferrovia, dove quest’ultima dovrebbe essere al servizio della prima e non viceversa. Apriamo oggi questa Rubrica con l’intervista all’Ing. Luciano Pitoni, primo promotore, già alcuni anni fa, del Gruppo “Salviamo Viale Maraini”
Voi siete per il NO?
E’ una questione di punti di vista. Noi siamo per il SI.Sì a una città sostenibile, Sì a una città vivibile, Sì alla realizzazione di opere che migliorino la città mantenendo il valore storico e artistico della nostra bella città, apprezzata soprattutto dai turisti, forse un po' meno da qualche amministratore.
Coloro che vogliono eliminare i passaggi a livello, sostituendoli con dei sottopassi, consegnano in ostaggio la città a RFI, cristallizzano l’assetto urbanistico, e paralizzano la mobilità. Ci sembra un prezzo troppo alto per un treno che non carica nemmeno dieci passeggeri a corsa. In pratica, la città si inginocchia alla ferrovia. Noi riteniamo che sono le infrastrutture che devono essere a servizio della città e non VICEVERSA.
Piuttosto, gli amministratori dovrebbero impegnarsi, oserei dire pretendere, dopo più di 100 anni di rinvii, per la realizzazione di una ferrovia diretta con Roma, questo perché il collegamento diretto con Roma ha un tragitto che è la metà del collegamento ferroviario con Terni, con 50 minuti di tempo potenziale di percorrenza contro le attuali 2 ore.
La linea diretta da Rieti a Roma può essere considerata di prima fascia, perché entra direttamente sull’anello di Roma, mentre la linea attuale a Terni deve dare precedenza ai treni da e per Ancona e ad Orte ai treni da e per Firenze; chi punta su questa soluzione, a nostro parere, è già perdente in partenza.
Come pensate di mitigare l’impatto dei passaggi a livello in città?
Dispiace far osservare che l’amministrazione ignori il problema sotto tutti i punti di vista e non rappresenti a RFI l’esigenza di rispettare i tempi canonici delle chiusure, che sono inferiori a tre minuti per il solo transito del treno e di circa 5 minuti per l’incrocio dei treni alla stazione di Rieti (abbiamo dei filmati che lo dimostrano).
Esistono molte soluzioni anche a costo zero, che si possono realizzare sia a livello di infrastruttura ferrovia sia a livello di infrastruttura viaria, che possono rendere ancora più lieve l’impatto delle chiusure del passaggio sulla viabilità. Avremo il piacere di presentare queste idee al prossimo incontro pubblico con i cittadini del 20 novembre (ore 10:30 – Sala dei Cordari).
Siete per lo spostamento della ferrovia?
Se si vuole realizzare il collegamento ferroviario diretto con Roma, lo spostamento della stazione e quindi della ferrovia è la logica conseguenza, non già di un capriccio, ma a seguito di una attenta analisi che riguarda aspetti oggettivi: non esistono spazi per aumentare il fascio dei binari, non esistono spazi per aumentare le dimensioni delle banchine di attesa dei passeggeri e soprattutto non esistono gli spazi per realizzare sottopassaggi pedonali in stazione, a meno che non si voglia sacrificare uno dei 4 binari. Pesa anche l’assenza di un’area di lunga sosta adeguata per le autovetture.
Cosa chiedete all’amministrazione?
Chiediamo il loro massimo impegno a sostegno della realizzazione della ferrovia diretta per Roma.
In attesa che quest’opera venga realizzata, chiediamo all’amministrazione di esercitare un’azione più efficace nei confronti di RFI, tesa a pretendere il rispetto dei tempi canonici di chiusura dei passaggi a livello che, come abbiamo già detto, sono di gran lunga inferiori a quelli che frequentemente si determinano per i disservizi di RFI, quando magari basterebbe installare e attivare sistemi più evoluti di gestione dei tempi di chiusura/apertura delle sbarre.
Chiediamo inoltre la revisione del Piano del Traffico, un nuovo piano di Mobilità con accorgimenti mirati a eliminare il più possibile le barriere architettoniche che oggi sono di notevole ostacolo, a migliorare la sicurezza, soprattutto dei pedoni e dei ciclisti, a incentivare l’uso dei mezzi pubblici, a facilitare la vita quotidiana dei cittadini, tutto questo però nel rispetto della conservazione dei beni storici e artistici della città.
Avete organizzato un incontro pubblico con i cittadini?
Domani uscirà la locandina del nostro incontro che avrà per titolo "C'è un'alternativa ai sottopassi in città? Parliamone" con cui invitiamo i nostri concittadini a informarsi e a intervenire il prossimo 20 novembre, alle ore 10:30, presso la Sala dei Cordari. Sono previsti relatori molto importanti: Alvise Casciani, Ileana Tozzi, Nazzareno Di Vittorio, Carlo Ubertini, Leonardo Tosti, Enza Bufacchi, Alberto Paolucci e Augusto Giovannelli.
UIteriori aggiornamenti sul tema saranno pubblicati online nella Rubrica “Rieti sotto a un treno” su formatrieti.it e condivisi sulla pagina Fb 'Format online'.
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